Un buon horror è fatto da buoni mostri e i “buoni” mostri spesso sono quelli che ci portiamo dentro.
In questo articolo parleremo di Vecna, il villain principale della quarta stagione di Stranger Things.
La quarta stagione di Stranger Things, infatti, non solo è la migliore dai tempi della prima, ma proprio grazie al personaggio di Vecna offre numerosi spunti che mescolano l’horror con temi molto attuali legati alla depressione, al suicidio e ai nostri demoni interiori che possono divorarci.
Chi è Vecna? Vecna è un’entità del Sottosopra connessa con questo piano ed è in grado di sfruttare visioni, incubi e informazioni personali per predare ragazzini in modo da isolarli dagli altri per poi massacrarli, deformarli e portarli nel proprio regno. Il nome di Vecna deriva dell’omonimo personaggio del gioco di ruolo Dungeons & Dragons, un potentissimo mago mortale divenuto poi lich (creatura non-morta dotata di poteri magici) e divinità dei Segreti Malvagi e Distruttivi, della Magia e dell'Intrigo.
Come Freddy Krueger cercava di colpire nei sogni i figli di tutti coloro che lo avevano arso vivo, Vecna va a caccia di persone che hanno profondi rimorsi, che covano segreti e che nascondono i loro turbamenti.
Qualcosa di simile allo stile di It/Pennywise, il quale faceva leva sulle paure che i ragazzini ereditavano dal contesto parentale e dalle esperiente di bullismo.
Possiamo quasi azzardare che Vecna sia, in un certo senso, un’allegoria della depressione che porta al suicidio, un comportamento che dall’esterno appare inspiegabile perché tutti i segni, benché evidenti, sembrano celati a compagni e amici finché non è troppo tardi, finché la persona non è più là, di fronte a tutti, a tre metri da terra, ad un passo dalla morte.
Perché la depressione e la voglia di suicidio non sono un marchio che portiamo in fronte, ma un orologio che ticchetta dentro di noi, anche se stiamo sorridendo, e che spesso gli altri non vedono.
Non a caso le vittime di Vecna sono le uniche a vedere l’orologio a pendolo prima di morire.
Ma come accade, o come dovrebbe accadere, quando siamo nel nostro momento peggiore, la salvezza può arrivare dalla consapevolezza di chi ci sta intorno, dal messaggio giusto al momento giusto, dalla vicinanza, da quella canzone che invece di farci stare male ci tira fuori dal buco nero.
Nell’episodio 4 della quarta stagione, Vecna prende di mira Max, personaggio introdotto nella seconda stagione come amica di Undici e sorella di Billy, antagonista principale della terza stagione. All'inizio della quarta stagione, Max sta infatti attraversando un brutto momento, ma nessuno sembra rendersene conto: i sensi di colpa per la morte del fratello, la sua chiusura progressiva, la rottura col suo ragazzo e il muro sarcastico che ha lentamente eretto attorno a sé per difendersi e per non apparire vulnerabile. Un muro che nessuno ha visto arrivare, ma che l’ha lentamente isolata e quindi resa vittima potenziale non solo di Vecna, ma anche di sé stessa.
Max si salva da Vecna proprio perché i suoi amici non la danno più per scontata, ma si curano del suo benessere.
Un messaggio che si concretizza con Running Up That Hill di Kate Bush, canzone che parla proprio di incomunicabilità e di quanto sarebbe bello essere nei panni gli uni degli altri per capirsi meglio.
Quindi, cosa possiamo fare per combattere Vecna? Stare vicini l’un l’altro, parlare, abbattere i muri.
Per non ritrovarci da soli contro i mostri.
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