Il multiverso è una delle idee più strabilianti e controverse della fisica moderna. Secondo la fisica moderna, infatti, la teoria del multiverso è l’ipotesi che postula l’esistenza di universi coesistenti fuori dal nostro spaziotempo, chiamati universi paralleli o dimensioni parallele.
Il concetto di multiverso più semplice dipende soltanto dall'estensione infinita dell'Universo. L'universo osservabile è infatti finito, ma questo non vuol dire che finisca dove finisce il nostro sguardo -per quanto ne sappiamo, al di là lo spazio continua tal quale come da noi. Se veramente si estende all'infinito nello spazio, quindi, per mero calcolo delle probabilità, tutte le possibili combinazioni di materia saranno presenti da qualche parte - incluse infinite copie, più o meno simili, della Terra e anche di noi stessi.
Dal punto di vista filosofico, l’ipotesi dell’esistenza della pluralità dei mondi fu teorizzata nell’antichità dagli atomisti greci, ma il precursore dell’idea moderna di multiverso è il filosofo rinascimentale Giordano Bruno.
Tra i sostenitori di almeno uno dei modelli del multiverso ci sono Stephen Hawking, Steven Weinberg, Brian Greene, Michio Kaku, Neil Turok, Lee Smolin, Max Tegmark, Andrej Linde e Alex Vilenkin. Tra coloro che invece ritengono si tratti di una questione più filosofica che scientifica (e quindi dannosa per la fisica teorica in quanto semplicemente pseudoscienza) abbiamo David Gross, Paul Steinhardt, Roger Penrose e Paul Davies.
Il termine ufficiale “multiverso” fu coniato dallo scrittore e psicologo statunitense di origini irlandesi William James, nel 1895, mentre si deve allo scrittore statunitense Murray Leinster il merito di aver inserito il tema degli universi paralleli all’interno delle opere letterarie di fantascienza, quando pubblicò per la prima volta il suo racconto Bivi nel tempo.
Tutte le teorie a sostegno dell’esistenza del multiverso partono dal presupposto che oltre il nostro Sistema Solare, oltre la nostra e tutte le altre galassie, esista un’infinità di altri universi. Purtroppo, nessuno è ancora riuscito a dimostrare queste teorie, perché non disponiamo di strumenti capaci di rompere lo spaziotempo.
La teoria degli universi bolla di Andrej Linde sostiene che il nostro universo non è nient’altro che una bolla in mezzo a tantissimi altri universi bolla che vengono creati continuamente, ognuno con un proprio Big Bang; ogni universo bolla avrà condizioni e costanti diverse, ad esempio, potrebbero esistere universi in cui le leggi fisiche sono diverse da come le conosciamo noi e nei quali la vita stessa si è sviluppata in modo diverso.
Il modo più facile per capire questo modello è proprio quello delle bolle di sapone e infatti è l’unico modello che ammette la presenza di uno o più esseri superiori in grado di creare la vita in modi diversi.
La teoria dei brana universi di Paul Steinhardt e Neil Turok sostiene invece che il nostro universo non è nient’altro che una superficie bidimensionale chiamata “brana”, incorporata in un altro universo con undici dimensioni spaziali.
L’esempio che più può aiutarci a capire questo modello è quello del libro: dobbiamo pensare ai vari universi tridimensionali come a delle pagine e all’insieme dei vari universi ad undici dimensioni come al libro.
Secondo l’interpretazione a molti mondi di Bryce Siligman DeWitt, le scelte che compiamo ogni giorno sono in grado di dare vita a linee temporali alternative; praticamente, ogni volta che prendiamo una decisione, viene creato un mondo parallelo in cui si è effettuata la decisione opposta.
Esempio: se scelgo di studiare invece che andare in palestra, avrò contribuito a creare un universo in cui sono andato in palestra; se così fosse, non ci renderemo conto dell’esistenza di altri universi perché siamo bloccati a vivere la vita che abbiamo scelto.
Come già anticipato, tutte queste teorie non sono state confermate e al momento non è possibile farlo.
Ricordiamoci però che un tempo si pensava che la Terra fosse al centro dell’universo e che tutto il resto girasse intorno a noi, finché scienziati come Galileo Galilei e Copernico dimostrarono che era il Sole e non la Terra ad essere al centro del nostro Sistema Solare. Il Sistema Solare a sua volta non era nient’altro che un puntino in una gigantesca galassia tra centinaia di miliardi di galassie che compongono il nostro universo.
Oggi queste scoperte non le mettiamo minimamente in discussione, ma quando furono proposte per la prima volta sembravano oltraggiose.
L’idea del multiverso potrebbe rivelarsi simile.
Uno dei filoni narrativi che più si avvale del multiverso è quello della fantascienza, ad esempio il romanzo Timeline dello scrittore statunitense Michael Crichton, in cui una particolare applicazione delle teorie precedentemente elencate consente ai protagonisti il viaggio tra universi paralleli.
Nell'ambito del fantasy, il termine multiverso è stato usato meno che nella fantascienza, ma è comunque presente.
Ad esempio, le vicende raccontate nella trilogia fantasy Queste oscure materie di Philip Pullman hanno luogo fra i molti mondi di un multiverso vessato dal dominio di un falso Dio.
Nella serie letteraria de Le cronache di Narnia, in particolare nel romanzo Il nipote del mago, viene fornita un'interpretazione del multiverso, rappresentato come una foresta con il terreno pieno di pozzanghere; saltando in una pozzanghera si accede ad un universo, in questo modo i protagonisti arrivano a Narnia ed assistono alla sua stessa creazione, uno dei tanti universi paralleli.
Anche nella daga dark fantasy La Torre nera di Stephen King il tema del multiverso è centrale: il protagonista Roland viaggia infatti attraverso molti mondi paralleli alla ricerca della "Torre Nera".
Un esempio all’interno del genere horror potrebbe essere identificato nel racconto I sogni nella casa stregata di Howard Phillips Lovecraft, nel quale si suppone l'esistenza di una quarta dimensione, legata in qualche misterioso modo ai nostri sogni.
Il concetto di multiverso è abbondantemente utilizzato nei fumetti di supereroi, in particolare da quelli della DC Comics, ma anche da quelli della Marvel Comics. Le terre parallele dell'Universo DC (sebbene ridotte nel corso del tempo, per esempio dalla celebre saga Crisi sulle Terre infinite) sono un esempio tipico dello sfruttamento di questa idea nella letteratura disegnata. La Marvel, inoltre, esprime il concetto di "Omniverso", un insieme di Multiversi che includerebbe qualsiasi realtà parallela, tra cui le storie (alternative e non) della stessa Marvel, ma anche tutte le altre storie e le loro varianti create in ogni opera, che si tratti di libri, film, fumetti, videogiochi, ecc. L'Omniverso include anche la realtà e il mondo in cui noi ci troviamo.
Anche nei fumetti della Sergio Bonelli Editore, Nathan Never, Dylan Dog (vedere albi n. 43 Storia di Nessuno e 59 Gente che scompare), Dampyr (dove è un cardine importante per la costruzione di molte storie) viene utilizzata in varie storie la teoria del multiverso.
Nel 2009 in un episodio dell'ottava stagione de I Griffin Brian e Stewie fanno un viaggio nel multiverso, ritrovandosi in svariati universi paralleli, ad esempio in uno dove ogni persona ha due teste, una triste e una felice, oppure in un universo completamente disegnato da Walt Disney.
Uno degli elementi portanti della serie televisiva Rick and Morty (2013 - oggi) è l'esistenza di dimensioni parallele con le controparti dei protagonisti in numero enorme.
Anche nel manga e nell’anime di Dragon Ball il tema del multiverso è proposto più volte, nell'arco di Cell ad esempio, nel quale Trunks viaggia a bordo di un veicolo tra il suo universo e un altro, pensando di viaggiare nel tempo e di cambiare il suo futuro, dominato da due crudeli e tirannici cyborg di nome Numero 17 e Numero 18, distruggendoli prima che vengano attivati; grazie a un dubbio proposto da Gohan, tuttavia, Trunks capisce che in questo modo salverà solo l'universo parallelo da lui raggiunto, senza alterare minimamente il proprio.
Moltissimi film di fantascienza come ad esempio Donnie Darko (2001), Star Trek (2009) hanno come tema centrale quello del multiverso e del viaggio in dimensioni parallele, così come alcuni film Marvel (Spider-Man: Un nuovo universo, Spider-Man: No Way Home, Dottor Strange nel Multiverso della Follia).
Allo stesso modo, serie televisione come Buffy l’ammazzavampiri, la serie classica di Star Trek, Doctor Who e The Flash, incentrata sull’omonimo supereroe della DC Comics.
Molti studiosi concordano sul fatto che per alcuni tipi di multiverso esistono solide basi teoriche, che consentono di fare previsioni, su cui è possibile fare dei test e che spiegano perché il nostro universo è fatto così com’è.
Ma, dice il fisico Raphael Bousso, il multiverso è la frontiera della scienza. “Quando lavori ai limiti della conoscenza, non puoi essere sicuro di nulla”, spiega. “Tuttavia, se non pensassi che è l’ipotesi migliore, non ci perderei tempo”. Il fisico Leonard Susskind è d’accordo con lui:
“Non abbiamo ancora esaurito tutte le domande. Avremo sicuramente qualche sorpresa”.
Per approfondire:
https://scienzapertutti.infn.it/chiedi-allesperto/tutte-le-risposte/3450-0494-cosa-sono-i-multiversi
Timeline - Ai confini del tempo (1999) di Michael Crichton
Queste oscure materie (trilogia): La bussola d'oro (1995), La lama sottile (1997), Il cannocchiale d'ambra (2000) di Philip Pullman
Le cronache di Narnia - Il nipote del mago (1955) di Clive Staples Lewis
Serie di romanzi La torre nera (1982-2012) di Stephen King
I sogni nella casa stregata (1933) di Howard Phillips Lovecraft (si consiglia il volume completo edito da Mammut contenente tutte le opere di Lovecraft)
Crisi sulle Terre infinite (1985-1986) con testi di Marv Wolfman e disegni di George Pérez e Dick Giordano
Dylan Dog n. 43: Storia di Nessuno (1990) con testi di Tiziano Sclavi e disegni di Angelo Stano
I Fantastici 4: Risolvere ogni cosa (2009-2010) con testi di Jonathan Hickman e disegni di Dale Eaglesham
Ragnoverso (2014-2015) con testi di Dan Slott e Christos Gage e disegni di Olivier Coipel e Giuseppe Camuncoli
Secret Wars (2015-2016) con testi di Jonathan Hickman e disegni di Esad Ribić
Dragon Ball (1984-in corso) di Akira Toriyama
Comments