Il paradosso del nonno è un celebre paradosso che riguarda i viaggi nel tempo nel passato: è anche uno degli esempi più citati per dimostrare come questo tipo di viaggi nel tempo siano impossibili da compiere.
Partiamo dal presupposto che più che un paradosso si tratta di un’antinomia, ovvero una preposizione che indica la presenza contemporanea di due affermazioni contraddittorie che possono entrambe essere dimostrate.
Fu lo scrittore di fantascienza francese René Barjavel il primo a parlare di paradosso del nonno all’interno del suo libro Le voyageur imprudent, del 1943.
Questo paradosso è chiamato così poiché presuppone che un nipote torni indietro nel tempo ed uccida suo nonno prima che incontri sua nonna e dunque prima che possa sposarsi ed avere una discendenza. L’uccisione rende quindi impossibile l’esistenza del nipote e dunque dello stesso viaggio nel tempo che determina l’assassinio del nonno. Ed ecco che a quel punto si genera il paradosso.
Sono state elaborate tre possibili ipotesi per risolvere le contraddizioni di questo paradosso:
teoria del multiverso;
congettura di protezione tecnologica;
principio di autoconsistenza.
La teoria del multiverso postula l'esistenza di universi coesistenti fuori dal nostro spaziotempo, spesso denominati dimensioni parallele; ogni interferenza con il passato andrebbe quindi a produrre le sue conseguenze solo in un universo parallelo nel quale la storia andrà ad evolversi in maniera differente.
Secondo la congettura di protezione cronologica, elaborata dal fisico Stephen Hawking, il viaggio nel tempo nel passato è invece impossibile per motivi a noi ancora sconosciuti, ma il viaggio temporale nel futuro non presenta paradossi ed è quindi teoricamente possibile.
Infine, il principio di autoconsistenza, è una soluzione ai paradossi dei viaggi nel tempo suggerita dal fisico russo Igor Dmitriyevich Novikov. Esso afferma che il viaggio nel tempo non è impossibile, ma le conseguenze che esso produce dal passato verso il futuro sono proprio quelle che hanno reso possibile quel viaggio nel futuro attraverso il passato; in altri termini, è possibile andare indietro nel tempo, ma è impossibile modificare la storia tramite un viaggio indietro nel tempo poiché esso è già avvenuto nel passato e doveva quindi avvenire anche nel presente. Nello specifico, ad esempio, se sono effettivamente riuscito a tornare nel passato e ad uccidere mio nonno prima che sposasse mia nonna, allora o ho ucciso qualcun altro convinto che fosse lui oppure suo figlio (e quindi mio padre) è stato concepito prima che io lo uccidessi.
Il mondo della cultura pop è ricco di riferimenti al paradosso del nonno, vediamone alcuni.
Nel cartone animato Futurama, ad esempio, nell’episodio Il nonno di sé stesso, il protagonista Fry, viaggiando indietro nel tempo, nonostante uccida per errore suo nonno, continua lo stesso ad esistere; cercando di consolare sua nonna per la tragica perdita del fidanzato, finisce a letto con lei mettendola incinta, scoprendo così di essere sempre stato il nonno di sé stesso e il padre di suo padre.
Questa storia è un esempio del principio di autoconsistenza di Novikov.
Un altro riferimento al principio di autoconsistenza di Novikov lo troviamo nel terzo libro e nel terzo film della saga di Harry Potter. In quest’avventura, Harry ed Hermione, grazie al suggerimento del professor Albus Silente, tornano indietro nel tempo grazie alla giratempo per cambiare il corso degli eventi e salvare Sirius Black da morte certa. Il viaggio nel tempo porterà però i due personaggi a condizionare gli eventi in modo da farli accadere esattamente come si erano svolti.
Tutto ciò per dimostrare che sono stati proprio gli Harry ed Hermione del futuro ad aver determinato la storia degli eventi degli Harry ed Hermione del passato.
Nel film di fantascienza Star Trek: Primo contatto, l’equipaggio della nave spaziale Enterprise finisce in un vortice temporale che li riporta indietro nel tempo, precisamente il giorno 4 aprile 2063. Picard e i suoi compagni capiscono così che furono loro stessi ad aiutare il dottor Zefran Cochrane a stabilire il primo contatto con la civiltà extraterrestre dei Vulcaniani il 5 aprile del 2063, incontro che avrebbe portato in seguito alla nascita della Federazione dei Pianeti Uniti.
Nel primo film della trilogia di Ritorno al futuro, invece, il protagonista Marty McFly, tornato indietro nel tempo di trent’anni, rischia di interferire negli eventi che avevano portato alla sua nascita.
Infine, nel film Tenet il paradosso del nonno è ampiamente citato, mentre nel film Predestination l’intera vicenda si basa su un paradosso spaziotemporale che è un’applicazione distorta del paradosso del nonno.
Quindi è possibile un viaggio nel tempo?
Tecnicamente lo facciamo di continuo all’incredibile velocità di un secondo al secondo verso il futuro, distorcendo il tempo con la gravità, velocizzando o rallentando il suo fluire grazie alla teoria della relatività generale, anche se alla fine di tutto non possiamo classificarlo come viaggio nel tempo vero e proprio.
Grazie alla teoria della relatività generale possiamo scoprire cosa è successo nel passato del nostro Universo, studiare i corpi celesti all’inizio della loro luce, ma a parte ciò siamo abbastanza certi che i principi della termodinamica (ad oggi) sono inviolabili e i viaggi nel tempo che realizzano i protagonisti nelle opere di finzione restano solo lo sfondo di una bellissima storia fantastica e non scienza.
Per approfondire:
La fisica del diavolo. Maxwell, Schrödinger, Einstein e i paradossi del mondo (2012) di Jim Al-Khalili
https://leganerd.com/2020/12/29/tenet-lanalisi-dei-viaggi-nel-tempo-tra-entropia-e-paradosso-del-nonno/
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